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Insegnamento a.a. 2016-2017

30198 - STORIA DELL'IMPRESA ITALIANA


CLEAM - CLEF - CLEACC - BESS-CLES - WBB - BIEF - BIEM
Dipartimento di Scienze sociali e politiche

Insegnamento impartito in lingua italiana


Vai alle classi: 31

CLEAM (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12) - CLEF (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12) - CLEACC (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12) - BESS-CLES (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12) - WBB (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12) - BIEF (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12) - BIEM (6 cfu - II sem. - OP  |  SECS-P/12)
Docente responsabile dell'insegnamento:
FRANCO AMATORI

Classi: 31 (II sem.)
Docenti responsabili delle classi:
Classe 31: FRANCO AMATORI


Obiettivi formativi del corso
Il corso si concentra sulle radici del declino economico italiano, definito l’approdo mancato dopo il miracolo economico. Dopo la grande crescita registrata negli anni cinquanta e nei primi anni sessanta l’Italia poteva vantare la quinta posizione nel mondo per produzione siderurgica, lo stesso posto occupava la Fiat, superata solo dai tre colossi americani e dalla Volkswagen. L’Olivetti con cinquantamila dipendenti era una multinazionale con filiali in 20 paesi che sul finire degli anni cinquanta aveva assorbito il colosso americano Underwood. Da segnalare era la posizione del paese nel campo dell’energia nucleare: prima in Europa. Il fallimento di questa rincorsa alla prima fila dell’economia mondiale sembra dovuto in particolare a cinque episodi:

  1. il fallimento dei progetti tecnologici di frontiera (elettronica e nucleare);
  2. la degenerazione dello stato imprenditore;
  3. le modalità con le quali venne effettuata la razionalizzazione dell’energia elettrica;
  4. la crisi delle grandi dinastie del capitalismo italiano;
  5. il mancato governo e il conflitto sociale dentro e fuori la fabbrica.

Dato questo nucleo problematico il corso getta un ponte per quanto sottile verso il presente. Si considererano: la trasformazione dei consumi (Italia paese della Coca-Cola); L’Italia nel quadro europeo, La scoperta dei distretti industriali (necessari ma non sufficienti); La disunione del paese e l’affermarsi della criminalità organizzata; Gli effimeri anni Ottanta: mancanza di regole e pesante indebitamento; San Vittore e lo Yacht Britannia: le privatizzazioni necessarie ma poco ponderate; l’euro grande opportunità ma pietra tombale della classe dirigente italiana.

Programma sintetico del corso
  1. Una retrodatazione del declino italiano
  2. Speranze e delusioni del primo centrosinistra3. L’approdo mancato
  3. Il fallimento dei progetti tecnologici di frontiera (elettronica e nucleare)
  4. La degenerazione dello stato imprenditore
  5. Le modalità con le quali venne effettuata la razionalizzazione dell’energia elettrica
  6. La crisi delle grandi dinastie del capitalismo italiano
  7. L’Italia nel quadro internazionale
  8. L’euro grande opportunità ma pietra tombale della classe dirigente italiana

Descrizione dettagliata delle modalità d'esame
Per i frequentanti:
  • l’esame prevede l’elaborazione di un paper (individuale o in gruppi di non più di 4 persone) e un colloquio orale sui contenuti del corso.
Per i non frequentanti:
  • l'esame prevede una prova orale sul testo indicato.
Non sono previste prove parziali.


Testi d'esame
Per i frequentanti:
  • F. AMATORI, A. COLLI, Impresa e industria in Italia dall’Unità a oggi, Venezia, Marsilio, 2003.
  • Ai frequentanti verrà distribuito il materiale didattico da parte del docente.
Per i non frequentanti:
  • F. AMATORI, A. COLLI, Impresa e industria in Italia dall’Unità a oggi, Venezia, Marsilio, 2003.
Modificato il 24/05/2016 16:00