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Insegnamento a.a. 2003-2004

5137 - MANAGEMENT DELLE AZIENDE DI MODA E DESIGN

Dipartimento di Management e Tecnologia


Vai alle classi: 31

Classi: 31
Docenti responsabili delle classi:
Classe 31: STEFANIA SAVIOLO

Presentazione generale del corso:

Il corso si propone di offrire una comprensione del contesto fenomenologico e delle logiche organizzative e gestionali delle aziende della moda e del design. A tal fine, il corso declina alcune tematiche tipiche dell'economia aziendale e della strategia (i modelli competitivi, i raggruppamenti strategici, la filiera, le strategie di crescita ecc.) nella specifica realta' di settori basati sulla creativita' e sulla valenza simbolica dei prodotti.
Il corso e' consigliato agli studenti che vogliano sviluppare una tesi di economia e management nei settori della moda e del design.
Per facilitare il processo di apprendimento sono previste testimonianze di operatori del settore e discussione di casi aziendali.


Programma del corso:

1. Le peculiarita' delle imprese operanti nei settori moda e design:

  • L'importanza della creativita' e del coordinamento tra elementi creativi ed aspetti manageriali;
  • Il valore simbolico dei prodotti;
  • La localizzazione geografica: i distretti del design.

2. Il sistema delle imprese italiane nei settori moda e design: ruolo nel contesto competitivo internazionale:

  • L'export delle imprese italiane;
  • Il confronto con le filiere internazionali.

3. Storia e fenomenologia della moda:

  • Il Fashion come ciclo e processo;
  • I fashion designer;
  • La formazione di gruppi nel sistema moda.

4. Storia e fenomenologia del design:

  • Rivoluzione industriale;
  • Eta' vittoriana;
  • 1900-1929: Germania e Stati Uniti;
  • Design in Francia: Art Deco' e Le Corbusier;
  • L'Industrial Design negli Stati Uniti;
  • Il design dei prodotti di arredamento in Scandinavia;
  • Il design italiano: dagli anni '50 ai giorni nostri;
  • Il design giapponese.

5. Le aziende di moda e design: un caso speciale di imprese familiari

  • La rilevanza delle imprese familiari nella moda e nel design;
  • La varieta' delle imprese familiari;
  • Le relazioni tra famiglia e impresa;
  • La gestione dei processi di ricambio generazionale.

6. I principali modelli competitivi nei settori moda e design

7. Le strategie di differenziazione delle imprese operanti nei settori moda e design:

  • Differenziazione e attivita' della catena del valore;
  • Le determinanti di unicita';
  • Il costo della differenziazione;
  • La sostenibilita' della differenziazione.

8. I percorsi di crescita delle aziende di moda e design:

  • La valorizzazione del marchio in business diversi da quello originario ("brand extension");
  • Il controllo del canale distributivo e la varieta' dei format commerciali;
  • I processi di internazionalizzazione;
  • La creazione di nuove aziende e l'acquisizione di aziende esistenti.

9. I processi critici delle aziende di design (mobile, illuminazione e casalinghi) e moda:

  • Lo sviluppo di nuovi prodotti: l'innovazione design-driven;
  • La vendita al consumatore finale.

10.  I criteri di governo della creativita': la creazione e valutazione del portafoglio prodotti e lo sviluppo delle collezioni.

11.  I modelli di gestione del design:

  • Il designer-imprenditore;
  • I designer interni;
  • La gestione dei designer esterni: briefing, selezione e sviluppo dei progetti, prototipazione, verifica di fattibilita' produttiva, commerciale ed economica, avvio della produzione;
  • Designer autonomo vs studi di progettazione.

Testi d'esame:
  • S. SAVIOLO, S. TESTA, Le imprese del sistema moda, Milano, Etas Libri, 2000
  • G. LOJACONO, Le imprese del sistema arredamento, Milano, Etas Libri, 2003

Prove d'esame:

Gli studenti sono invitati a partecipare attivamente alla didattica d'aula.
La valutazione finale prevede una prova scritta individuale (quattro domande su temi discussi in aula) per il primo appello. Per gli appelli successivi e' prevista solo una prova orale. Durante il corso, sara' richiesto agli studenti di preparare un lavoro di gruppo (5 persone) che sara' oggetto di valutazione. Il lavoro di gruppo potra' rappresentare una integrazione alla votazione dell'esame scritto o orale sino a due punti.