6069 - ARTE E CULTURA II / ARTS AND CULTURE II
CLEACC
Dipartimento di Scienze sociali e politiche / Department of Social and Political Sciences
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STEFANO BAIA CURIONI
Classe 17: DA DEFINIRE, Classe 18: DA DEFINIRE
Classe/i impartita/e in lingua italiana
Obiettivi formativi del corso
L'obiettivo dei corsi di Arte e Cultura è offrire la possibilità di accedere ad una conoscenza diretta dei fondamentali linguaggi culturali ed artistici elaborati dalla tradizione occidentale. Tale conoscenza prevede un accostamento al tempo stesso storico e critico, destinato a suscitare capacità di lettura e interpretazione, a risvegliare un gusto e dare forma ad una vocazione.
Lo studente è chiamato a scegliere uno dei seguenti cinque percorsi alternativi:
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Arti visive
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Visual arts
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Storia dello spettacolo
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Opinione Pubblica, informazione e narrazione
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Fondamenti e Istituzioni delle Umanità occidentali (referente Gino Zaccaria
Ogni percorso si articola su tre semestri di 6 crediti ciascuno per un totale di 18 crediti. La scelta del percorso è vincolante.
Programma sintetico del corso
Formalmente il corso è organizzato attorno a tre insegnamenti che comprendono
i cinque percorsi indicati in precedenza:
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Arte e cultura I - 6013 primo anno II semestre
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Arte e cultura II - 6069 secondo anno I semestre
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Arte e cultura III - 6070 secondo anno II semestre
Descrizione dettagliata delle modalità d'esame
Si rimanda alle modalità d’esame di ogni singolo insegnamento.
Testi d'esame
I testi d’esame sono specificati all’interno del programma di ogni singolo insegnamento.
Classe 51: GIUSEPPE STRAZZERI, Classe 56: DA DEFINIRE
Classe/i impartita/e in lingua italiana
Obiettivi formativi del corso
Il corso si propone di condurre lo studente ad approfondire e riconsiderare il tema della formazione dell'opinione pubblica e il ruolo politico e civile del sistema dei media, inteso in senso lato. Le differenti parti trattate spaziano dall'analisi del linguaggio giornalistico dei quotidiani e periodici italiani fino ad affrontare le tematiche connesse alla diffusione dei new media; all'impatto sul sistema socio-politico determinato dall'affermarsi dell'industria editoriale italiana; all'analisi del ruolo ricoperto dal cinema nella formazione dell'opinione pubblica; allo studio dell'evoluzione della lingua nei media dall'ottocento ai giorni nostri.
Programma sintetico del corso
Il corso si compone di due parti distinte che analizzano, in una prospettiva storica, il ruolo assunto dalle industrie culturali nella formazione dell'opinione pubblica. Nella prima parte sarà presentata l'evoluzione del sistema editoriale italiano; la seconda parte invece si concentrerà sullo studio del sistema cinematografico.
Il programma si articola in:
- Una sezione introduttiva dedicata al passaggio dall'artigianato editoriale alla produzione di massa tra fine Ottocento e secondo Novecento.
- Una parte di approfondimento sui principali editori italiani, analizzando il ruolo che ciascuno di essi ha giocato nel panorama editoriale, gli impatti sul mercato e sulla formazione di un'opinione pubblica.
- Una parte dedicata agli attori, agli equilibri e ai meccanismi di funzionamento del mercato editoriale.
- Una sezione dedicata al ruolo del cinema nella formazione di un'identità e di un'opinione pubblica, attraverso lo studio di alcune fasi di particolare rilevanza storica, come il cinema del fascismo, la stagione del neorealismo, la commedia all'italiana.
- In particolare, vengono approfondite alcune figure di spicco del panorama cinematografico italiano, ponendole in relazione con il contesto socio-economico di riferimento.
Descrizione dettagliata delle modalità d'esame
Una prova orale su ciascuna delle due parti.
Testi d'esame
Per la prima parte, le letture saranno rese disponibili attraverso il servizio Course Reserves della Biblioteca Bocconi.
Per la seconda parte:
- Gian Piero Brunetta, Cent'anni di cinema italiano vol. 2, Editore Laterza (da fare le prime 170 pagine).
Class group/s taught in English
Course Objectives
The main goal of the course is to expose the students to a number of key case-studies, referring to some of the most interesting dynamics of transformation of contemporary design. To understand the obvious (and the invisible) connections, to show various projects from their final result going backward all the way to the making of, the behind the scenes.
In our world design is a commodity: to observe the transformation of the discipline, to understand its reasons and the tacit rules. We will also compare what is happening in different global cities where design is one of the main actors in the redefinition of the perception of reality.
Course Content Summary
The title of this class is taken from a quote by the German artist Joseph Beuys:
Everything is manipulation. Sometimes this is good.
An introduction to contemporary design interpreted upon its multiple layers of meaning. To show to the students how this informal galaxy works, when design quit its fancy object status to infiltrate every possible area of our everyday life.
What are the most relevant transformations (from product to all kind of service-based system), and why these transformation happened and are happening.
Design and its narrative features. The nature of this contemporary narrations that are transforming and re-defining (in an analogue and digital way) what we intend for reality.
- Introduction. Everything is manipulation sometimes this is good.
- Japan: Form follows fiction (the walkman and the zen garden).
- okyo or the city as a mirror. Tengu and other stories.
- To travel = to learn = to design. I always did a lot of architecture. Working with ceramic, making jewels: Ettore Sottsass.
- Bangkok: my life with my tuk-tuk / Mumbay and the dabbawalla.
- Los Angeles and the design version of California dreaming. From Charles
- Eeames to Ideo.
- Realdoll and the design of fear. Play, rewind, stop.
- East Coast. If I listen I forget, if I see I remember, if I have the MIT laptop
Detailed Description of Assessment Methods
The exam is oral and refers to the on-line blog, realized by students during the lesson period.
For non attending students, the exam will be about:Stefano Mirti, Design come manipolazione. 36 storie di design, Postmedia Books, 2008.
All the text's essays are available in english.
No partial exam are scheduled, but each lesson has a section given to comparison, starting from students' blog on-line.
Textbooks
The exam is about the articles published on the lecture notes, available during the lessons period.
Reference works are available on lecture notes (reference book is being printed):
- STEFANO MIRTI, Design come manipolazione. 36 storie di design, Postmedia Books, 2008.
Prerequisites
This class does not need previous knowledge on the topic. Still, the habit of reading a newspaper on a daily base generally helps. The students will be asked to keep an on-line blog during the course.
In the first class we will explain how to run and manage a blog for the ones who don't know.
Classe 53: PAOLA NICOLIN, Classe 58: DA DEFINIRE
Classe/i impartita/e in lingua italiana
Obiettivi formativi del corso
L'obiettivo del corso e' quello di offrire agli studenti alcuni strumenti d'interpretazione critica ed estetica del linguaggio delle arti visive contemporanee.
La proposta di una storia delle mostre (display) come storia delle arti visive muove dal riconoscimento di come il sistema espositivo (musei, atelier, gallerie d'arte, scuole...) sia strategicamente localizzato nel punto in cui s'intersecano artisti, opere, istituzioni e pubblico. Il corso si propone dunque di articolare un discorso sui problemi dell'arte contemporanea attraverso il circuito delle mostre, dove parole come la contaminazione dei linguaggi e delle discipline, ruolo della committenza, nozione di produzione e divulgazione dell'opera d'arte assumono degli aspetti particolarmente significativi.
Le lezioni mirano infine a sollecitare negli studenti una riflessione e un primo ordine di considerazioni diacroniche tra le storie del secolo scorso e le pratiche artistiche degli ultimi decenni.
Programma sintetico del corso
La mostre e il sistema espositivo che le anima (artisti, opere, curatori, istituzioni, collezionisti, galleristi, critici, fiere, riviste ed editoria specializzata, grafica e comunicazione pubblicitaria) hanno assunto un ruolo cruciale nel processo di rinnovamento del linguaggio artistico. Da questo presupposto nasce il corso che attraverso l'analisi di alcune tra le più significative esposizioni del XX e XXI secolo si propone di ripercorre criticamente la storia dell'arte, i suoi protagonisti, i suoi capolavori.
Gli artisti, le opere e i movimenti verranno studiati in relazione al complesso sistema di influenze esistenti tra la produzione dell'opera, lo spazio espositivo e il pubblico: dalla nozione di Atelier tardo ottocentesca a quello di mostra come opera d'arte o città, dalla nascita dei gruppi di avanguardia alla diffusione di esperienze collettive, dall'artista-curatore alla testo/mostra, il corso alternerà lezioni tematiche ex-cathedra ad approfondimenti su singoli casi studio di opere e protagonisti della più urgente contemporaneità, fino all'analisi diretta in occasione delle visite guidate a musei, a gallerie e a studi di artista.
Descrizione dettagliata delle modalità d'esame
L'esame si svolgerà in forma orale secondo le modalità previste dalla sessione accademica. Per sostenere l'esame e' obbligatoria la presentazione da parte di ogni singolo studente di una breve tesina max 5 cartelle nella quale lo studente approfondirà in forma scritta uno dei casi studio presentati durante il corso. Ulteriori proposte sono ben accette previo accordo con il docente.
Testi d'esame
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Hal Foster, Rosalind Krauss, Yve-Alain Bois, Benjamin H.D. Buchloh, Arte dal 1900, Bologna, Zanichelli, 2006
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La bibliografia analitica sarà comunicata all'inizio delle lezioni.
Classe 54: RENATO PALAZZI, Classe 59: DA DEFINIRE
Classe/i impartita/e in lingua italiana
Obiettivi formativi del corso
Il corso si propone di:
- fornire un quadro delle principali tematiche relative al teatro del Novecento e dei primi anni del nuovo secolo;
- introdurre agli studenti ad una conoscenza dei più importanti percorsi di creazione registica e drammaturgica.;
- sollecitare l'attenzione critica degli studenti offrendo loro qualche strumento elementare per riconoscere e decodificare i segni essenziali del linguaggio scenico.
Programma sintetico del corso
Durante il corso, che segue un percorso cronologico che va dalla fine dell'ottocento ai giorni nostri, verranno affrontate diverse tematiche, tra le quali:
- Il passaggio da Ottocento a Novecento
- due opposte tendenze a confronto: Stanislavskij e il lavoro sull'immedesimazione, lo spettacolo come specchio della realtà. Gordon Craig, Oskar Schlemmer, Mejerchol'd, lo spettacolo come processo di creazione autonoma.
- Il teatro politico da Brecht a Pasolini.
- La dissoluzione dei significati: Ionesco, Beckett, Bernhard
- L'evoluzione della regia: Strehler, Ronconi, Brook, Ariane Mnouchkine, Nekrosius.
- La rottura della forma: l'invenzione linguistica di Testori. Il Teatro della Morte di Kantor. Le esperienze più recenti: la Socìetas Raffaello Sanzio, Pippo Delbono, Rodrigo Garcìa. Lo spettacolo nelle aree del disagio: carcerati, emarginati, disabili psichici. Il teatro come impegno civile: i narratori.
Descrizione dettagliata delle modalità d'esame
Una prova scritta intermedia a metà corso, un esame orale finale.
Testi d'esame
- Roberto Alonge, Roberto Tessari, Manuale di storia del teatro. Fantasmi della scena d'occidente, ed. Utet.
- Paolo Puppa, Teatro e spettacolo nel secondo Novecento.
Classe 55: GERARD LABROT, Classe 60: DA DEFINIRE
Classe/i impartita/e in lingua italiana
Obiettivi formativi del corso
L'obiettivo primario dell'insegnamento e' quello di introdurre gli allievi ad una conoscenza storico-critica e fenomenologica dei piu' elementari fondamenti istitutivi delle nostre umanita'. L'insegnamento intende cosi' fornire ai futuri progettisti nei vari campi dell'arte e della cultura la consapevolezza delle radici e della provenienza delle opere e, in generale, del senso che essi devono trattare, conservare e promuovere. Tale consapevolezza viene infine inscritta nel chiarimento del rapporto che l'economia ha intrattenuto e intrattiene con tali campi.
Programma sintetico del corso
Istituzioni artistiche e creative.
La trattazione è dedicata a tre istituzioni, il Museo, l'Autore e il Mercato dell'arte. Essa si articola in tre parti: 1) Il museo come istituzione e sue metamorfosi. L'origine del Museo e la sua evoluzione dal Cinquecento a oggi. L'analisi procede con aperture interdisciplinari (umanesimo, filosofia del gusto, spunti letterari) sino a toccare gli aspetti dell'arte del Novecento e contemporanea che hanno introdotto il Museo nel loro canone estetico. 2) L'autore come istituzione spirituale e giuridica. Il concetto di autore nella letteratura e nell'arte, con particolare riguardo all'esperienza del Romanticismo e dell'Illuminismo, fino ai nostri giorni. L'autore come soggetto di diritti e doveri secondo il diritto naturale e la filosofia. 3) Il mercato dell'arte. In questa parte si intende prendere in esame le vicende del mercato dell'arte dal Cinquecento a oggi, valutare il mecenatismo di principi e signori, mettere in luce il rapporto tra l'artista e la committenza, vedere come opera la bottega dell'artista e come lo stesso si pone in relazione colle variazioni del gusto e della domanda, analizzare le funzioni del mercato nella cultura e nella società odierna.