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Insegnamento a.a. 2001-2002

5001 - ECONOMIA AZIENDALE

Dipartimento di Management e Tecnologia


Vai alle classi: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 17

Classi: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 17
Docenti responsabili delle classi:
Classe 1: GIUSEPPE AIROLDI, Classe 2: GABRIELLA LOJACONO, Classe 3: DA DEFINIRE, Classe 4: DA DEFINIRE, Classe 5: DA DEFINIRE, Classe 6: PAOLA BIELLI, Classe 7: DA DEFINIRE, Classe 8: PAOLA ANNA VARACCA CAPELLO, Classe 9: FABRIZIO PEZZANI, Classe 10: DA DEFINIRE, Classe 11: DANIELA MONTEMERLO, Classe 12: DA DEFINIRE, Classe 13: PAOLA DUBINI, Classe 14: MARIO MINOJA, Classe 15: ELISABETTA MARAFIOTI, Classe 17: CINZIA PAROLINI

Presentazione generale del corso:

L'insegnamento di EconomiA aziendale introduce il vasto campo delle discipline che trattano dell'economia delle aziende di vario ordine (le aziende di produzione, le aziende familiari, le aziende delle amministrazioni pubbliche) negli aspetti della gestione, dell'organizzazione e della rilevazione.
Quale insegnamento introduttivo, il corso si propone di:

  1. trasmettere i concetti ed il linguaggio base dell'analisi economico-aziendale
  2. fornire una visione unitaria della struttura e del funzionamento delle aziende
  3. sviluppare la capacita' di osservare i fenomeni aziendali con spirito critico.


Programma del corso:

  • Le persone, l'attivita' economica, l'economia aziendale.
  • Gli istituti e le aziende l'evoluzione e la varieta' delle aziende.
  • La struttura delle aziende: l'assetto istituzionale, le combinazioni economiche e l'assetto tecnico, il patrimonio, il personale e l'assetto organizzativo.
  • L'ambiente economico e la gestione: i mercati, i settori, il sistema competitivo, gli aggregati, le strategie di impresa.
  • L'economicita' e la rilevazione: il principio di economicita', il modello del bilancio, la riclassificazione e gli indici di bilancio, i calcoli economici di convenienza.
  • L'organizzazione: la progettazione degli assetti organizzativi, la struttura organizzativa i sistemi operativi.


Testi d'esame:

  • G. AIROLDI, G. BRUNETTI, V. CODA, Economia Aziendale, il Mulino, Bologna, 1994.
  • D. MONTEMERLO, Economia Aziendale: casi, EGEA, Milano, 1999.
  • S. DI MARTINO, C. PAROLINI, Scelte di economia aziendale, il Mulino, Bologna, 1998.


Prove d'esame:

L'esame di Economia aziendale si compone di una parte scritta obbligatoria e di una parte orale facoltativa. La parte scritta obbligatoria si puo' svolgere secondo due modalita'. Prima modalita': lo studente sostiene due prove scritte parziali: la prima nel mese di novembre (durante lo svolgimento del corso) e la seconda nel mese di gennaio, oppure nel mese di febbraio, in corrispondenza dei due appelli della sessione di esami invernale. Seconda modalita': lo studente sostiene una sola prova scritta complessiva nel mese di gennaio o nel mese di febbraio, sempre in corrispondenza dei due appelli di esame. Lo studente che ha sostenuto la prima prova parziale di novembre puo' liberamente rinunciare alla seconda prova parziale e sostenere direttamente la prova generale di gennaio o di febbraio. In caso di voto negativo, le prove scritte di gennaio sono ripetibili in febbraio. La prova orale, che si sostiene con il docente della propria classe, e' facoltativa e integra la prova scritta. Possono sostenere la prova orale gli studenti che hanno conseguito negli scritti un voto finale di almeno 16 trentesimi. L'esito della prova orale puo' portare ad una variazione del voto dello scritto compresa tra -2 e +2 trentesimi. La prova orale deve essere sostenuta entro la stessa sessione di esame dello scritto. La prova orale non e' ripetibile. Lo studente che non superi l'esame entro febbraio, ha a disposizione gli appelli di luglio e di settembre in tali appelli e' obbligatoria la prova scritta generale ed e' possibile l'integrazione orale. Durante lo svolgimento del corso, agli studenti sara' chiesto di preparare, "a casa", due brevi relazioni scritte e di fornire attivi contributi ai lavori in aula (discussione dei casi, esercitazioni, simulazioni). Il docente terra' conto di tali lavori e contributi in sede di formulazione del voto a seguito degli scritti.